Pianoforti Cristofori con un ambito della tastiera più grande (Sol-1/ Re5)

Il pianoforte Cristofori ultimato nel 2020
Il nuovo pianoforte Cristofori di 4½ ottave nella esposizione Giuseppe Tartini e la cultura musicale dell’illuminismo nel Museo Diocesano a Padova nel maggio 2021, foto Kerstin Schwarz
Olga Pashenko (pianoforte Cristofori) durante il concerto il 12 novembre 2022 nel Orgelpark ad Amsterdam
Menno van Delft (pianoforte Cristofori) ed Artem Belogurov (pianoforte Cristofori) durante la prova per il concerto il 13 novembre 2022 nel Orgelpark ad Amsterdam
pianoforte Cristofori costruito nel 2015
la tastiera
tastiera, scappamenti e paramartelli
la meccanica a martelletti
la firma sulla meccanica
serratura forgiato a mano

Il desiderio dei musicisti per una tastiera con ambito maggiore di 4 ottave è stato soddisfatto con la costruzione, ultimata nel 2020 e nel 2015, di questi due pianoforti Cristofori. Grazie ai documenti e agli strumenti sopravvissuti di Cristofori, sappiamo che le sue tastiere originalmente non superavano il Do5 negli acuti mentre nei bassi raggiungevano, in alcuni strumenti, il Sol-1 e Fa-1.L’ambito Sol-1 /Re5 corrisponde come numero dei tasti all’ambito originale del pianoforte Cristofori del 1720 al Metropolitan Museum of Art in New York (Fa-1, Sol-1, La-1 a Do5 ). Nelle copie proposte il ponticello anteriore riprende quello del Cristofori del 1722 nel Museo degli Strumenti Musicali a Roma. Diversamente, le lunghezze delle corde, la costruzione della cassa, la struttura interna e la meccanica a martelletti sono state copiate dal pianoforte Cristofori del 1726 nel Grassi-Museum di Lipsia.